Buco nero animato dalla NASA: ecco la rappresentazione

La prima storica fotografia di un buco nero prende vita grazie alla sorprendente immagine realizzata dalla NASA. La simulazione illustra nel dettaglio il funzionamento del corpo celeste

Nessuno di noi si sarà certo scordato dell’incredibile scatto divulgato lo scorso 10 aprile dal team di Event Horizon Telescope: una fotografia sbalorditiva – ottenuta tramite il sapiente utilizzo di un complesso sistema di radiotelescopi – immortalante, per la prima volta in assoluto nella storia, il vero aspetto di un buco nero (e, per la precisione, di quello supermassiccio situato nel cuore della galassia Virgo A/Messier 87, a 60 milioni di anni luce dalla Terra, con una massa di 6,6 miliardi di volte superiore a quella del Sole).

Ebbene, sfruttando le preziosissime informazioni carpite dalla suddetta istantanea, di recente la NASA ha deciso di spingersi oltre, realizzando una curiosa rappresentazione animata del corpo celeste da cui né la materia, né le radiazioni riescono a fuggire.

Gli scienziati sostengono che ogni galassia ospiti al proprio centro un buco nero supermassiccio, all’interno di cui – a causa dell’intensa forza di gravità e alla costante rotazione – viene attratta la materia, mentre tutto attorno si forma un accumulo di gas a elevata temperatura (il cosiddetto “disco di accrescimento“) che raggiunge progressivamente la velocità della luce in direzione del centro. Le diverse tonalità di colore riportate nell’immagine si riferiscono proprio ai diversi gradi di velocità a cui le masse gassose orbitano. La visione, inoltre, non è perfettamente frontale, bensì spostata verso sinistra, dunque – in base alla legge della relatività di Einstein – il disco ci appare più luminoso nella relativa parte della simulazione.

Infine, osservando attentamente in basso, possiamo notare che l’eccezionale gravità produce una flessione della luce, la quale – prima di essere risucchiata – aggira il buco nero, delineandone gli apparenti confini. Il modello in questione ha forma sferica, per tale motivo l’anello fotonico illustrato è circolare. In mezzo all’insieme risiede l’ombra del buco nero, una zona oscura da cui nulla può più uscire.

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