Coronavirus – Turchia: maxi amnistia per 90mila detenuti

Riguarderà quasi un terzo del totale dei prigionieri la maxi amnistia recentemente approvata in Turchia, che segnerà la liberazione o il trasferimento ai domiciliari di 90mila soggetti, a esclusione degli oppositori politici del Presidente Recep Tayyip Erdoğan

Nottata senz’altro degna di nota quella appena trascorsa in Turchia: con 291 voti favorevoli e 51 contrari, il Parlamento ha approvato uno speciale provvedimento d’emergenza allo scopo di ridurre il rischio di diffusione del COVID-19 all’interno delle tante carceri sovraffollate.

Il testo – presentato dal Partito della Giustizia e dello Sviluppo (AKP) e dal Partito del Movimento Nazionalista (MHP) – porterà alla liberazione o al trasferimento ai domiciliari di 90mila detenuti, con sconti di pena per i colpevoli di larga parte dei reati minori, oltre che per donne incinte, madri di figli piccoli, anziani e malati cronici.

Insomma, una maxi amnistia che riguarderà molteplici tipi di soggetti, ma che non verrà applicata ai condannati per terrorismo, droga, abusi sessuali, omicidio di primo grado e violenza su donne e minori, così come agli oppositori politici del Presidente Recep Tayyip Erdoğan.

Sulla base di quanto denunciato da diverse ONG – tra le quali Human Rights Watch e Amnesty Internationalla misura lascerà comunque dietro alle sbarre alcuni noti dissidenti che pur soddisferebbero i requisiti previsti dalla normativa, come il leader curdo Selahattin Demirtaş (affetto da problemi di pressione), il giornalista settantenne Ahmet Altan e il filantropo Osman Kavala.

In Turchia si registrano al momento 61mila contagiati da Coronavirus, mentre le vittime sono più di 1200. Nelle carceri, invece, i detenuti malati risultano essere 17, di cui uno in terapia intensiva. Nel frattempo, a Istanbul, una certa signora di nome Havahan Karadeniz è stata dimessa dall’ospedale per l’Educazione alla Ricerca tra gli applausi del personale sanitario, dopo aver affrontato un duro ricovero di circa una settimana con tosse e febbre alta. Una lieta e al contempo sbalorditiva notizia, se si considera che la donna, ufficialmente novantottenne, ha in realtà 107 anni (secondo quel che sostengono i suoi familiari).

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