Listeria contamina carne spagnola: è allerta internazionale

Un decesso, 150 infezioni e 529 casi sospetti: è questo l’attuale bilancio dell’epidemia di listeriosi che ha da poco colpito diverse aree della Spagna, spingendo le autorità locali a lanciare l’allarme mondiale. La causa del fattaccio è stata identificata nella presenza del batterio Listeria monocytogenes in una partita di derivati suini

La Spagna grida all’emergenza mondiale. Durante i giorni appena trascorsi, infatti, 53 persone sono state portate in ospedale per aver contratto la listeriosi, mentre in Andalusia una novantenne è morta affetta dalla stessa tossinfezione alimentare. In breve tempo, la gravità della situazione è apparsa ben chiara, con 150 infezioni accertate e 529 casi sospetti. Una volta identificato il danno, poi, non ci è voluto molto a risalire all’origine del problema, o meglio al mezzo tramite cui l’epidemia si è propagata: carne suina contaminata dal batterio Listeria monocytogenes.

Il Ministero della Salute madrileno ha attivato i sistemi di comunicazione con il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie e con l’Organizzazione Mondiale della Sanitànell’eventualità in cui casi di listeriosi si manifestino in altri Paesi“, poiché non si può affatto escludere che qualche turista sia stato contagiato dopo aver consumato cibi infetti.

La distribuzione delle partite contaminate da Listeria è rimasta confinata al territorio spagnolo – ha assicurato Anca Paduraru, portavoce della Commissione Europea – le misure necessarie sono state prese, compreso il ritiro dei lotti dal mercato”.

Nel frattempo, al fine di effettuare le dovute verifiche (come specificato da El País), le autorità locali hanno deciso di chiudere gli impianti della Magrudis SL, azienda di Siviglia responsabile della produzione e commercializzazione de La Mechà, ovvero della carne di maiale incriminata.

Ricordiamo che, generalmente, il batterio Listeria monocytogenes è presente negli alimenti crudi. I sintomi della listeriosi variano da quelli di lieve entità – quali nausea, vomito e diarrea – ad altri più gravi e potenzialmente letali – come setticemia, meningite ed encefalite.

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