Meredith Kercher, chi era la giovane uccisa a Perugia: la sua storia

Chi era Meredith Kercher, chi l’ha uccisa, come è morta, quali sono movente e colpevole dell’omicidio avvenuto in una casa di studenti a Perugia? Ecco tutto le risposte. 

Meredith Kercher era una giovane studentessa inglese dell’Università di Leeds, presso la quale frequentava il corso di Studi Europei. Nel 2007 era arrivata in Italia per partecipare al progetto Erasmus presso l’Università di Perugia. La giovane condivideva un appartamento con due ragazze italiane e un’americana, Amanda Knox. La sera del 1° novembre 2007 fu uccisa nel suo appartamento. Il corpo esanime venne trovato sul letto, coperto da un piumone, in un lago di sangue e con la gola tagliata.

L’identikit di Meredith Kercher

Meredith Kercher era nata il 28 dicembre 1985 a Southwark, Londra, e risiedeva a Croydon. I suoi genitori – John, un giornalista freelance, e Arline, di origini anglo-indiane – erano separati. Meredith aveva anche due sorelle ed un fratello. Era una ragazza dalla bellezza semplice e genuina, con lunghi capelli castani e occhi scuri, dal carattere riservato, metodica e studiosa.

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Dopo il ritrovamento del cadavere di Meredith Kercher ha avuto inizio uno dei processi giudiziari più controversi di sempre, iniziato nel 2008 e termina nel 2015 con l’assoluzione completa dei due principali imputati, Amanda Knox e il suo ex fidanzato Raffaele Sollecito. Condannato in via definitiva, con rito abbreviato, il cittadino ivoriano Rudy Guede, ritenuto l’unico responsabile dell’omicidio: ancora oggi sta finendo di scontare la pena di 16 anni. Il 16 luglio 2016 si è laureato in Scienze Storiche e la sua scarcerazione è prevista nel 2023. Il caso è finito davanti alla Corte Europea dei Diritti dell’uomo e, come avvenuto per altre tragedie, ha visto anche un grande accanimento mediatico.

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Come accennato, l’omicidio è avvenuto la sera del 1° novembre 2007. Dal primo esame dell’autopsia la morte è sopraggiunta non più di 2-3 ore dall’ultimo pasto, consumato a casa di un’amica nel tardo pomeriggio. L’ora del decesso è tra le 22.30 e le 23.30. La mattina del 2 novembre due poliziotti furono chiamati da una vicina di casa della giovane che aveva trovato nel suo giardino due telefoni cellulari. I dispositivi appartenevano alla studentessa inglese.

La polizia si recò nella villetta per riconsegnare i cellulari e trovò all’esterno dell’abitazione Amanda e il suo fidanzato. I due dichiararono di aver chiamato i Carabinieri per un presunto furto, insospettiti dopo aver trovato un vetro della finestra rotto e la porta di casa aperta. I militari entrarono in casa trovarono il corpo di Meredith Kercher, in camera da letto, coperta da un piumone, in un lago di sangue. Si parlò subito di omicidio. I sospettati principali furono proprio Amanda Knox, Raffaelle Sollecito e Rudy Guede: con quest’ultimo la vittima avrebbe iniziato un rapporto la sera dell’assassinio.

Secondo la prima ricostruzione dei fatti il movente dell’omicidio era “erotico, intimo e violento”. Guede avrebbe tentato di violentare Meredith e al suo rifiuto sarebbero intervenuti Amanda e Raffaele che, coinvolti nella situazione, avrebbero aiutato l’ivoriano a ucciderla. I due ragazzi poi, avrebbero tenuta ferma la poveretta, mentre Amanda le avrebbe inferto le coltellate fatali. Con il nuovo processo, iniziato il 30 Settembre 2013, è emerso un nuovo movente: non più un gioco erotico finito male ma una lite legata alle pulizie di casa fra Amanda e Meredith. Fino alla svolta finale, con l’assoluzione di Amanda e Raffaele e l’identificazione come unico colpevole dell’omicidio di Rudy Guede.

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