Stanchi del circo mediatico che si è creato attorno alla scomparsa di Denise Pipitone, i genitori Piera Maggio e Pietro Pulizzi si sono sfogati online.
A volte, se si torna a parlare di un caso irrisolto, c’è una buona possibilità che anche a distanza di anni le indagini possano riprendere con risultati migliori. In alcuni casi, però, l’attenzione che le vittime attirano diventa quasi un ossessione: ed è così che la famiglia non torna a sperare, ma a soffrire. In questi mesi Piera Maggio ha dovuto sopportare continue interviste e segnalazioni che invece che aiutarla a ritrovare sua figlia hanno solo riaperto una ferita dolorosa. Si è perso ormai il conto di tutte le ‘Denise’ che vari testimoni hanno visto in giro: viva, non viva, in Russia, in un campo rom, madre di un bambino…
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Non è strano, quindi, che i genitori di Denise Pipitone si siano stancati di questa situazione. Recentemente Piera Maggio aveva diffidato il programma Quarto Grado, chiedendo di “non trattare più il caso di mia figlia, né a citare il mio nome o quello di mia figlia”.
Denise Pipitone, i genitori sono stanchi di avere le telecamere puntate addosso
“In tutti questi anni il nostro unico obiettivo è sempre stato la ricerca di Denise, non altro. La nostra vita privata non deve essere d’interesse pubblico, pertanto invito chiunque abbia un minimo di buonsenso ad astenersi e comprendere che noi siamo vittime di reato. Grazie. Piera Maggio & Pietro Pulizzi”. Questo il post che i genitori di Denise Pipitone hanno pubblicato sulla loro pagina social ufficiale.
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Per ora non si sa con esattezza a chi sia rivolto. Forse Piera Maggio e Pietro Pulizzi sono tornati a lamentarsi di tutto il circo mediatico che si è creato attorno alla scomparsa della figlia? C’è anche chi ipotizza che il post sia dedicato a Tony Pipitone, ex marito della Pulizzi: l’uomo, infatti, dopo anni di silenzio ha deciso adesso di farsi vedere in televisione. “Ci ha impedito sempre di fare il suo nome nelle interviste che ho fatto” ha spiegato Piera Maggio. “Io e Kevin ci chiediamo qual è la ragione perché tu esci dopo 17 anni visto che tu in questi 17 anni ti sei negato”.
