Dramma per la giornalista del TG1 Cinzia Fiorato: incendio devastante, spunta terribile verità

Roma sotto shock: l’auto di Cinzia Fiorato, giornalista del Tg1 è stata data alle fiamme da ignoti e si parla di atto intimidatorio.

La Capitale si è svegliata con una brutta notizia: la macchina persona di una giornalista del Tg1 Cinzia Fiorato è stata trovata incendiata e il pensiero va subito ad un atto intimidatorio da parte, per ora, di ignoti. Le forze dell’ordine stanno indagando sulla natura dell’incendio, che potrebbe essere di natura colposa.

Si trovava a Monterotondo la vettura della giornalista Fiorato del Tg1 data alle fiamme nella notte tra il 26 e il 27 febbraio 2022. L’auto tuttavia non è intestata alla Fiorato ma a suo marito Vincenzo Iacovino, avvocato e compagno di vita della giornalista. La coppia ha deciso di sporgere di denuncia ai carabinieri, che stanno indagando al momento.

Auto di una giornalista del TG1 incendiata a Roma

La prefettura ha disposto la misura della vigilanza per la coppia e Iacovino ha postato uno sfogo feroce sui social scagliandosi contro i presunti criminali che – secondo l’avvocato – avrebbero compiuto questo atto a scopo intimidatorio. “Se essere liberi ha un prezzo noi vogliamo esserlo ad ogni costo” – ha detto Iacovino -“ e con noi tutti coloro che credono nella libertà e nella giustizia! Non ci fermerete mai, miserabili! I vigliacchi codardi hanno bruciato la nostra macchina ma non bruceranno mai la nostra dignità! Questa sera, dopo che io e Cinzia abbiamo postato le immagini dell’ennesima rissa violenta avvenuta venerdì alle tre di notte tra gente ubriaca e sfatta di ogni sostanza, hanno pensato di metterci a tacere bruciando la nostra macchina. L’atto vile si è consumato in piazza della Libertà, quella che noi stiamo difendendo da sempre.”

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La coppia avrebbe dunque filmato l’ennesima rissa rumorosa a tardissima notte e per questo motivo, sempre a detta dell’avvocato Iacovino, qualche balordo avrebbe deciso di spaventarli incendiando loro la macchina. “Un atto intimidatorio che ovviamente non ci fermerà!” – continua il post di Iacovino -“Da tempo stiamo denunciando il malaffare di gruppi d’interessi malavitosi; la malamovida; lo spaccio di droga e il riciclaggio; la vendita di fiumi di alcol fino a oltre le 4 di mattina con tanto di musica interna ed esterna ai pubblici esercizi. Le risse violente con percosse e lesioni gravissime; il disturbo continuo della quiete pubblica da parte di gestori di pubblici esercizi fuorilegge; il degrado urbano; i danneggiamenti; l’assenza di controllo da parte dei vigili in orari compatibili con gli orari dei pubblici esercizi; le gravi inadempienze commissive e omissive del sindaco e dell’amministrazione comunale.”

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Le indagini delle forze dell’ordine sono in corso per stabilire eventuali colpevoli e moventi dell’incendio.

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