GF Vip, Katia Ricciarelli passa il segno: “Che mign…”

Katia Ricciarelli è stata bersagliata di critiche per una serie di discutibili esternazioni pronunciate al GF Vip. Ecco cosa ha detto.   

Katia Ricciarelli non si ferma più. Il famoso tenore, nonché ex moglie di Pippo Baudo, continua a seminare panico e zizzania nella Casa del Grande Fratello Vip. Con buona pace del conduttore del reality, Alfonso Signorini, che solo pochi giorni fa le aveva dato una sonora strigliata, sperando che fosse l’ultima. Una pia illusione… e neanche tanto pia. Nelle scorse ore, infatti, l’esuberante 75enne veneta non ha resistito alla tentazione di sparare ad alzo zero contro la nemica di turno. Apriti cielo.

Nuova bufera su Katia Ricciarelli

La burrascosa scena è stata notata da alcuni occhiutissimi telespettatori, che l’hanno poi immediatamente rilanciata sul web, col solito effetto virale. A quanto pare, Katia Ricciarelli ha rivolto a Jessica Selassié un insulto molto volgare e offensivo (la qualità dell’audio lascia molto a desiderare, ma ci  sono ben pochi dubbi sul termine usato). E’ successo tutto nel giro di pochi secondi, sufficienti però a scatenare un vero e proprio putiferio.

Durante il consueto aperitivo del giovedì, quando è partita la musica, Jessica Selassié, che si trovava a capotavola, ha cominciato a danzare a ritmo. Katia Ricciarelli, seduta dall’altra parte del tavolo con Soleil Sorge, nel vederla esibirsi avrebbe chiosato: “Che mign…ta, ragazzi!”. Con Soleil che si è lasciata scappare una risatina. Il condizionale è d’obbligo per il motivo già detto, ma intanto il “caso” è scoppiato.

E così, nella dimora blindata di Cinecittà il clima resta molto teso. Negli ultimi giorni, tra l”altro, anche Soleil e Manila Nazzaro sono arrivate ai ferri corti. La loro amicizia si sta poco a poco sgretolando. Per non parlare dell’annodo capitolo Alex Belli – Delia Duran – Soleil che ha ormai provato la pazienza di molti concorrenti (oltre che dei telespettatori). Ne sa qualcosa è stata Lucrezia ‘Lulù’ Selassiè, che alla luce dell’attenzione e dello spazio dedicati al “caso” è letteralmente sbottata in uno sfogo durissimo. Ma questa è un’altra storia.

 

 

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