Benno Neumair, spuntano terribili dettagli sull’omicidio dei genitori: tutti senza parole

Benno Neumair, reo confesso dell’omicidio dei due genitori, si trova in carcere e in attesa di giudizio: tutti gli ultimi aggiornamenti.

Il caso Benno Neumair diventa di pubblico dominio dopo il 5 gennaio 2021, giorno in cui proprio il ragazzo si recò alla caserma dei Carabinieri di Bolzano per denunciare la scomparsa dei genitori: Peter Neumair e Laura Perselli. Il giovane disse di temere per l’incolumità dei genitori, visto che i due, entrambi insegnanti in pensione, da qualche tempo si dedicavano allo sport e a lunghe passeggiate, quel giorno – stando al suo racconto – erano usciti e non erano più tornati. Il fatto che proprio nel giorno in cui erano scomparsi si era verificata una in cui frana nei pressi dell’Hotel Eberle fece pensare inizialmente che i due potessero essere rimasti vittime della frana.

Benno NeumairBen presto, però, la versione fornita da Benno ha mostrato qualche incongruenza e gli inquirenti cominciarono a sospettare di un suo coinvolgimento nella scomparsa dei genitori. Ovviamente il ragazzo ha negato di essere coinvolto in qualche modo nella scomparsa e per la sera in cui i genitori non hanno fatto ritorno a casa aveva un alibi: si trovava a dormire a casa di un’amica. Dalle indagini è emerso che il ragazzo era da poco tornato a casa dei genitori, che aveva vissuto in Germania e che proprio mentre era all’estero era stato protagonista di un grave episodio pischiatrico.

Dalle testimonianze delle persone ascoltate, inoltre, era emersa una figura fortemente instabile, di cui anche i genitori avevano timore. La sorella Madè, inoltre, non sembrava credere alle parole del fratello e sin dal primo momento ha sospettato che potesse aver fatto del male ai genitori. Questa infatti conosceva i suoi scatti d’ira, il rapporto non idilliaco con la madre e i precedenti psichiatrici. Nei primi giorni dopo la scomparsa dei genitori, la ragazza ha cercato di farlo confessare al telefono, chiedendogli continuamente se non avesse nulla a che fare con la loro scomparsa.

Benno Neumair, la confessione, l’arresto e il processo

I Carabinieri continuano a indagare su di lui, gli sequestrano l’auto prima che possa lavarla, sequestrano anche la villa in cui abitava con i genitori per effettuare i rilevamenti e continuano a perlustrale la zona in cerca di indizi che possano svelare cosa realmente sia successo. Nel frattempo si scopre che la notte in cui è andato a dormire dall’amica le ha dato i vestiti che aveva indosso per farli lavare e che il giorno successivo chiese ad una donna con la quale era uscito di aiutarlo a pulire casa.

Quando vengono trovate tracce ematiche in prossimità del fiume, gli inquirenti comprendono che Benno Neumair potrebbe aver gettato i corpi dei genitori nel corso d’acqua per non farli trovare. La pressione mediatica si fa insostenibile per il ragazzo che il 28 gennaio decide di costituirsi e confessa di aver ucciso i genitori e averne nascosto i cadaveri. A quel punto viene arrestato e accusato di omicidio plurimo, occultamento di cadavere e tentativo di depistaggio.

Il processo a suo carico è tutt’ora in corso. Da una perizia psichiatrica effettuata dagli inquirenti è risultato che Benno era semi infermo nel momento in cui ha ucciso il padre, ma perfettamente lucido quando ha ucciso la madre, nascosto i cadaveri e cercato di depistare le indagini. L’accusa ha chiamato a testimoniare la sorella, un ex collega di lavoro e alcune donne con cui aveva avuto delle frequentazioni e dalle loro testimonianze è emersa la figura di un ragazzo disturbato, incline all’ira e inaffidabile.

La difesa punta tutto sul riconoscimento dell’infermità mentale, mentre l’accusa chiede l’ergastolo. Lo scorso 15 giugno, durante un’udienza, è emersa la notizia di una colluttazione tra Benno e un altro carcerato. Pare che questo abbia cercato di strangolarlo dopo una lite per futili motivi e che sia stato fermato dalle guardie carcerarie.

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