Chico Forti, perché non è ancora tornato in Italia: l’appello della famiglia

La famiglia di Chico Forti chiede al Ministro degli Esteri e al governo notizie sul trasferimento in Italia richiesto ormai da tempo.

Il caso di Chico Forti è diventato noto a tutti gli italiani quando il programma televisivo ‘Le Iene’ lo ha trattato in maniera approfondita. L’imprenditore italiano è stato condannato all’ergastolo in Florida per l’omicidio di Dale Pike nel 2000. In questi 21 anni l’uomo si è sempre dichiarato innocente e ancora oggi sostiene: “Sono stato condannato senza prove, senza una motivazione, senza aver avuto la possibilità di difendermi”.

L’ex sportivo si trovava negli Usa per concludere il contratto di cessione del Pike Hotel di Ibiza. In quella trasferta Chico Forti doveva ottenere la firma di Anthony Pike, ma secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, proprio il figlio dell’imprenditore americano si sarebbe opposto alla vendita. Dale sarebbe stato convinto che Forti voleva truffare il padre e dunque avrebbe impedito la conclusione dell’accordo. Proprio l’intromissione nell’affare, secondo l’accusa, sarebbe il movente dell’omicidio. Tuttavia permangono forti dubbi sulle prove contro l’imputato, motivo per cui Chico e la famiglia cercano da anni di ottenere la revisione del processo.

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Chico Forti, la famiglia chiede notizie sul trasferimento in Italia

Nonostante i dubbi sulla condanna e l’assenza di prove concrete per affermare la colpevolezza di Chico Forti, la riapertura del caso non è stata possibile per assenza di nuove prove a supporto della sua innocenza. L’attenzione mediatica sul caso degli ultimi anni, tuttavia, ha permesso alla famiglia dell’imprenditore italiano di ottenere dal governo l’impegno al trasferimento del condannato nelle carceri italiane. Il 23 dicembre del 2020, l’allora Ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha annunciato che il governatore della Florida aveva accolto la richiesta di trasferimento in Italia.

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Tuttavia al momento non ci sono ulteriori aggiornamenti a riguardo e la famiglia comincia a chiedersi se negli Usa hanno cambiato idea. Lo zio di Chico, Gianni Forti, a Giallo affida il proprio sfogo: “Sono sei mesi che attendiamo notizie certe circa il ritorno di Chico in Italia. Siamo stanchi di restare in silenzio e chiediamo alle autorità giudiziarie italiane, e cioè al Ministro Cartabia, di capire e spiegarci cosa sta succedendo negli Stati Uniti. Non abbiamo intenzione di assistere ad un altro caso Sacco e Vanzetti”.

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