Coprifuoco spostato a mezzanotte, l’Italia tenta di ripartire dall’estate

Il coprifuoco estivo potrebbe slittare dalle 22:00 a mezzanotte. Ecco con quali misure l’Italia proverà a ripartire quest’estate!

L’estate è alle porte, e con l’arrivo della bella stagione le misure restrittive stabilite dal governo italiano per far fronte all’emergenza sanitaria potrebbero allentarsi. Proprio come l’anno scorso, in questi giorni si discute su come favorire il turismo e la voglia di vacanze nel Bel Paese. La maggior parte delle Regioni italiane chiede di spostare il rientro a casa alle 23:00, ma c’è chi va oltre: Di Maio ha chiesto addirittura di annullarlo del tutto. Il sottosegretario Carlo Sibilia, invece, vorrebbe far slittare l’orario alle 24:00, così come il viceministro Pierpaolo Sileri e il virologo Fabrizio Pregliasco.

L’Italia si prepara per la partenza estiva: coprifuoco spostato a mezzanotte

Già dal 17 maggio potrebbe esserci una prima estensione del coprifuoco, che verrà spostato dalle 22:00 alle 23:00 o addirittura alle 24:00. La decisione è attesa con emozione sopratutto dai cittadini più giovani, ma per il momento non c’è ancora nessuna certezza. Nel frattempo il ministro Roberto Speranza e Luigi di Maio hanno annunciato che a partire dal 15 maggio verrà ridotta o annullata la quarantena obbligatoria per chi arriva in Italia da paesi stranieri. Non si tratta di decisioni esclusivamente sanitarie: lo spostamento di una o due ore del coprifuoco, ovviamente, avrebbe impatto anche sull’economia del paese. Confcommercio di Milano ha spiegato: “Spostare il coprifuoco alle 23 consentirebbe una limitata crescita dei ricavi: 18,6 milioni di euro. Un po’ meglio lo spostamento del coprifuoco alle 24 con un recupero di 33,6 milioni di euro”.

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Le novità sono state accolte con entusiasmo. Sandra Zampa, del Partito Democratico, ha affermato: “Dopo mesi di rifiuti da parte di molte direzioni sanitarie, nonostante le due circolari del ministero della Sanità, non ci sono più alibi per nessuno”. Al coro di chi contesta le passate decisioni dei medici si aggiunge anche Matteo Salvini, che approfitta di hashtag: “Questa settimana chi potrà dire no a #riaperture e #nocoprifuoco?”.

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