Dargen D’Amico, significato e testo di “Dove si balla”: la canzone in gara a Sanremo

Dargen D’Amico è pronto per salire sul palco del Festival di Sanremo, ma cosa sappiamo del suo brano in gara, “Dove si balla”?

Questa edizione 2022 del Festival di Sanremo nasconde tante novità per il grande pubblico, oltre alle conferme dei grandi nomi della musica italiana. Amadeus, direttore artistico e conduttore per il terzo anno di fila, ha voluto osare con nomi sconosciuti ai più, talenti giovani e giovanissimi e tra di loro c’è sicuramente Dargen D’Amico, tra le proposte più interessanti degli ultimi anni.

Il brano che Dargen ha deciso di portare a Sanremo quest’anno è “Dove si balla” e la canzone promette già infiniti passaggi in radio e il premio come erede di “Musica leggerissima“, la hit di Colapesce e Dimartino che ha fatto impazzire tutti. Ma cosa sappiamo sulla nascita di questo brano e sul suo significato? Scopriamo qualcosa di più attraverso le parole dello stesso cantante.

Dargen D’Amico, cosa significa “Dove si balla”

Per Dargen il palco dell’Ariston costituisce una bella prima volta, ma non il Festival di Sanremo. Il cantante infatti ha firmato la produzione di diversi brani di grande successo, tra cui “Chiamami per nome” interpretato da Fedez e Francesca Michielin e che si è aggiudicato un bel secondo posto alla kermesse dell’anno scorso, lasciando la vittoria, naturalmente, ai Maneskin. Quest’anno Dargen può finalmente misurarsi in prima persona con questo palco così temuto e ambito dagli artisti italiani.

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Ci arriva con un bel brano da ballare, “Dove si balla“, che mescola rap ed elettronica, un marchio di fabbrica della musica e della produzione di Dargen. I toni leggeri del testo nascondono tutta via un significato molto più profondo ed indagano le profonde modifiche la nostra società ha incontrato a causa dei due anni di pandemia da Covid19 che stiamo vivendo. “Dai metti la musica dance, che tremano i vetri di casa. E la sente la sente la sente, anche un parente di giù.” – canterà Dargen sul palco dell’Ariston.

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Le sonorità dance e la melodia orecchiabile e moderna fanno di questo brano un valido candidato se non alla vittoria del Festival, almeno alla scalata delle classifiche dell’anno. Potrebbe diventare, perché no, il prossimo tormentone estivo da fischiettare sotto l’ombrellone, proprio come la hit di Colapesce e Dimartino.

“Mi piace la musica dance
Che pure un alieno la impara
E mi piace mi piace mi piace
Che non mi sento più giù
(Più giù)
Mi piace perché sa di te
Di quando ballavi per strada
E mi piace mi piace mi piace
Anche se non ci sei più
Ultimamente dormo sempre anche se non sogno
Senza live con il pile sul divano
– Se dormi troppo poi ti svegli morto
Sono d’accordo…
Quindi dove andiamo?
Dove si balla
Fottitene e balla
Tra i rottami
Balla per restare a galla
Negli incubi mediterranei
Che brutta fine le cartoline
La nostra storia che va a farsi benedire
Ma va’ a capire perché si vive se non si balla
Dai metti la musica dance
Che tremano i vetri di casa
E la sente la sente la sente
Anche un parente di giù
(Ciao zio Pino!)
Tanto domani non lavoro e dormo tutto il giorno
Ciao che fai? Quanto stai qui a Milano?

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