Denise Pipitone, nuova lettera anonima accusa Claudio Corona

Continuano ad emergere nuovi dettagli sul caso di sparizione di Denise Pipitone, adesso i sospetti si sono allargati anche su Claudio Corona.

Denise PipitoneA 17 anni di distanza dalla scomparsa di Denise Pipitone (all’epoca una bimba di 4 anni) dalla sua abitazione, sembra che il muro di omertà eretto per nascondere la verità si stia lentamente sgretolando. I sospetti attualmente sono concentrati su Anna Corona, ex moglie del padre di Denise, Pietro Pulizzi, e su Giuseppe Della Chiave. A far sospettare della donna ci sono i dubbi sul suo alibi, mentre i dubbi sull’uomo sono legati sia all’alibi che alla testimonianza dello zio Battista Della Chiave. L’uomo, infatti, aveva accusato il nipote, salvo poi riservarsi il diritto di non rispondere in tribunale. Oggi Battista è morto, ma la sua testimonianza è ritenuta affidabile e un possibile punto di partenza.

Per quanto riguarda gli alibi: Giuseppe ha dichiarato di essere a lavoro nel ristorante Il Veliero, ma pare che quel giorno fosse chiuso. Anna Corona ha invece dichiarato di essere in servizio in hotel fino alle 15.30. Affermazione confermata dalla collega Stefania, ma anche in questo caso ci sono delle novità. Proprio la collega ultimamente ha ammesso di aver messo lei l’orario d’uscita di Anna e si è detta non certa dell’orario in cui questa è effettivamente uscita.

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Denise Pipitone: i sospetti su Claudio Corona e la lettera anonima

Gli inquirenti sospetterebbero, secondo quanto riportato dal blog ‘Risorgimento Sicilia‘, anche del fratello di Anna Corona, Claudio. L’uomo ha dei precedenti per droga, ma non vi sono indizi noti sulla sua posizione il giorno in cui Denise e sparita. Nelle scorse settimane un testimone anonimo ha parlato della vicinanza tra Claudio e la cupola, facendo riferimento anche a persone vicine a Matteo Messina Denaro. Possibile che la cupola abbia a che fare con il rapimento? Si tratta solo di un ipotesi che al momento non ha trovato riscontri di alcun tipo pubblicamente.

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In queste settimane sono sempre di più le persone che vogliono offrire la propria versione rimanendo anonime. Alla trasmissione Rai ‘Ore 14’ è stata mostrata la lettera che un presunto testimone ha inviato alle forze dell’ordine chiedendo di poter offrire ciò che sa sulla vicenda. Nella lettera si leggeva: “Io voglio la verità su Denise. Non sono un collaboratore di giustizia e mai lo sarò. Ho frequentato molto Mauro Corona, ma ripeto non sarò mai un collaboratore di giustizia. Ho tante cosa da dire per tutelare la mia famiglia e forse finalmente scoprire la verità su qualche informazione su Denise. Io voglio la verità su Denise. Donne e bambini non si toccano”.

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