Malore Eriksen, cosa è successo davvero al calciatore dell’Inter

Christian Eriksen si è accasciato durante la partita tra Danimarca e Finlandia: cosa è successo davvero al calciatore dell’Inter.

La seconda giornata dell’Europeo è stata segnata dalla paura e dallo shock. Questo pomeriggio, durante l’incontro tra la Danimarca e la Finlandia, il numero 10 danese Christian Eriksen ha accusato un malore improvviso. Intorno al 43′ del primo tempo, il centrocampista dell’Inter è rientrato dal fondo del campo ed ha cominciato a barcollare finché non è crollato a terra. Immediata la reazione dei compagni di squadra che hanno chiamato i soccorsi ed hanno cercato di prestargli un primo soccorso.

Eriksen ha ricevuto un massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca per 11 minuti prima che riprendesse coscienza. A quel punto è stato portato in barella fuori dal campo e successivamente portato d’urgenza in ospedale. Ovviamente l’incontro è stato sospeso in attesa di capire cosa sarebbe successo al calciatore. Le telecamere hanno colto la disperazione e lo shock di tutti i presenti tra facce attonite e persone che si sono lasciate andare al pianto.

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Malore Eriksen: cosa è successo al centrocampista dell’Inter

Per quasi un’ora il mondo intero è rimasto con il fiato sospeso in attesa di avere notizie sullo stato di salute del calciatore. Per fortuna la notizia attesa da tutti è giunta: Eriksen è in condizioni di salute stabili e fuori pericolo. Il direttore della Federcalcio danese, Peter Moller, ha raccontato che è stato proprio il calciatore a convincere i compagni di squadra a riprendere la partita tranquillizzandoli sul suo stato di salute. Appena giunto in ospedale li ha chiamati su Facetime invogliandoli a giocare e battere la Finlandia.

Ma cosa è successo al centrocampista dell’Inter? A spiegarlo è stato il dottor Josep Brugada il quale ha spiegato che al momento non ci sono certezze perché servono dei controlli: “Sappiamo poco, ma il modo con cui è caduto così all’improvviso mi dà una brutta sensazione dal punto di vista della gravità. Al 98% la causa è un’anomalia cardiaca”. Intervistato da As, il medico fa ulteriori ipotesi, tutte comunque abbastanza gravi: “Potrebbe riguardare qualche patologia cerebrale o aortica, ma tutto comunque riguarda il cuore, qualche problema di aritmia. Se fosse stato un colpo di calore nel giro di pochi minuti avrebbe potuto alzarsi, ma non è stato così”.

Insomma il calciatore ha rischiato di morire o di riportare conseguenze molto gravi e se così non è stato è perché i soccorsi sono giunti subito: “Il fatto che sia sveglio significa che Eriksen ha recuperato la circolazione al cuore. Questo arresto cardiaco, comunque, ha avuto poche conseguenze per la prontezza di chi lo ha soccorso e per la vicinanza dell’ospedale allo stadio”.

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