Carlo La Duca, spunta tutta la verità sull’omicidio: cosa gli hanno fatto davvero

Carlo La Duca è scomparso nel gennaio del 2019 a Palermo, e l’ipotesi che si sta facendo strada sulla sua fine è davvero agghiacciante: ecco tutto quel che c’è da sapere.

Partiamo dalla fine. Luana Cammalleri e il suo presunto amante Pietro Ferrara sono in carcere dallo scorso venerdì. I due sono stati accusati di aver ucciso Carlo La Duca, agricoltore scomparso da Palermo il 31 gennaio 2019, occultandone poi il cadavere. A completare il quadro si è aggiunto un nuovo nome, quello di Cetty Mazzola, fidanzata della vittima, con cui stava progettando una seconda vita insieme dopo che l’uomo aveva chiesto il divorzio dalla Cammalleri. Gli ingredienti per un thriller a sfondo sentimentale ci sono tutti.

carlo la duca

E’ stata proprio la Mazzola, 54 anni e tre figli avuti dal suo primo matrimonio, a riferire che Carlo La Duca e la sua ex litigavano spesso per le pratiche relative al divorzio. Lei non ha dubbi sul ruolo dell’ex moglie e dell’amico di La Duca in questa drammatica vicenda.

Il “giallo” di Carlo La Duca

“Come potevo dubitare del suo migliore amico? – si è domandata Cetty Mazzola a colloquio con il Corriere della Sera -. Non ho mai avuto rapporti di alcun tipo con Luana, l’ho vista in tv dopo la sparizione di Carlo. Non credevo alle sue lacrime, sapevo che mentiva. Odiava l’ex marito e sapevo che quelle erano lacrime di coccodrillo. La sentivo chiedere a Carlo di tornare a casa negli appelli in televisione. Fingeva”.

La tesi del complotto tra Cammalleri e Ferrara ai danni di La Duca è suffragata anche da alcune intercettazioni. I primi due, stando alla ricostruzione delle indagini, avrebbero ordito un piano diabolico per togliere di mezzo l’agricoltore. “Lui e il mio compagno erano amici inseparabili e noi eravamo legati anche a sua moglie. Proprio tramite loro ho conosciuto il mio Carlo. Non potevo pensare che lui e Luana avessero un legame segreto”, ha aggiunto Mazzola.

E ancora: “Non avevo capito nulla se le cose stanno davvero così. Carlo e Luana vivevano ancora nella stessa casa, ma stavamo dando una svolta alla nostra vita. Pochi mesi e Carlo sarebbe venuto a vivere con me. Lui cercava lavoro a Cinisi, tra Palermo e l’aeroporto. Voleva intestare tutto ai bambini e cambiare vita, ma non glielo hanno consentito”.

Quel maledetto giorno della scomparsa di Carlo La Duca, tre anni fa, Cetty Mazzola lo stava aspettando nella sua casa di Cinisi: dovevano trascorrere insieme il fine settimana. Ma a quell’appuntamento il poveretto non è mai arrivato. L’allarme è scattato a mezzogiorno. “La mamma di Carlo adesso si ritrova ad accudire i suoi due figli – racconta ancora la donna -. Ha 79 anni ed è vedova. Come possiamo spiegare a quei due bambini che la madre è accusata dell’omicidio del padre? Io quei bimbi li ho visti pochi giorni prima della scomparsa di Carlo, poi mai più. Luana è stata un muro e io non ho titolo. Ufficialmente io non esisto, ma ci sarò sempre per loro e per la mamma di Carlo”.

Lo scorso 21 marzo si è tenuto l’interrogatorio per i due indagati, i quali hanno deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere e sono dunque rimasti in silenzio davanti al giudice. I loro legali valutano il ricorso al Riesame: parlando di “processo indiziario” e assicurano che “i nostri clienti sono estranei ai fatti”. La verità sarà tutta da scrivere.

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