Whatsapp, la truffa a milioni di italiani: non rispondete per nessun motivo a questo messaggio

Dal sito della Polizia di Stato arriva un nuovo monito a fare attenzione a un nuovo link truffa. Stavolta il tentativo di phishing viaggia su WhatsApp. 

“Ciao, ti ho inviato un codice per sbaglio, potresti rimandarmelo?”: suona così la nuova truffa su WhatsApp. E se a lanciare l’allarme è (anche) Chi l’ha visto? attraverso il suo profilo Instagram ufficiale vuol dire che il fenomeno è serio e preoccupante. Il messaggio sembra inviato da un contatto presente in rubrica, ma in realtà è un subdolo tentativo di phishing per rubare dati sensibili allo scopo di impadronirsi dell’account personale e sfruttare il numero del malcapitato per compiere ulteriori truffe. Ecco come difendersi.

phishing

L’ultima trovata dei maghi del phishing

Sul sito della Polizia di Stato, come accennato, l’allerta è massima: “Attenzione al link inviato da un contatto presente nella vostra rubrica accompagnato da un messaggio tipo ‘Ciao, ti ho inviato un codice per sbaglio, potresti rimandarmelo?’, è un tentativo di phishing per sottrarre i dati e rubarvi l’identità. Infatti, rispondendo al messaggio potreste restare vittima di una truffa”.

Il codice inviato –  spiega la PolPosta – consente ai cybercriminali di impadronirsi dell’account WhatsApp e di sfruttare il servizio di messaggistica per compiere truffe su truffe. Attraverso il numero di telefono della vittima, inoltre, i criminali potrebbero avere accesso ai contatti salvati nella rubrica e innescare così una sorta di “catena di Sant’Antonio».

Ecco allora i preziosi consigli forniti dalla Polizia Postale per non cadere vittima del raggiro:
– I codici che arrivano per sms sono strettamente personali e non devono mai  essere condivisi, anche se a richiederli è un nostro contatto, un amico o un familiare, apparentemente in buona fede;
– Non bisogna mai cliccare su eventuali link presenti all’interno degli sms;
– Si consiglia vivamente di attivare la “verifica in due passaggi” disponibile nell’area “impostazioni-account dell’App” che permette di inserire un codice personale a sei cifre, che il sistema poi richiede al primo accesso e per tutte le operazioni di modifica che si andranno a effettuare sul proprio profilo;
– Se si è incappati nella frode è necessario avvisare subito i proprio contatti di quanto ci è capitato in modo che non diventino a loro volta potenziali vittime della catena. Utente avvisato…

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