Antonio Maglio, chi era davvero il medico che inventò le paralimpiadi: la sua storia

Antonio Maglio fu un medico e dirigente dell’Inail che diede vita al movimento palalimpico. È grazie a lui che si giocarono i primi Giochi paralimpici del 1960.

Noi italiani abbiamo un motivo di orgoglio, quello di avere dato il via al movimento paralimpico“, queste sono le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella utilizzate per celebrare e ricordare il fondatore del movimento: Antonio Maglio.

MaglioEra il 1960 quando il direttore del Centro Paraplegici “Villa Marina” di Ostia a cui si deve anche l’intuizione che nel 1960 portò all’organizzazione dei primi Giochi paralimpici di Roma. Viene ricordato come un pioniere nel suo settore in Italia e le sue intuizioni portarono a un cambiamento della condizione sociale dei tetraplegico.

Antonio Maglio, chi era il dottore pioniere

Antonio Maglio fu un medico neuropsichiatra che riuscì a rivoluzionare il modo di vedere i tetraplegici. Fino a quel momento le persone tetraplegiche venivano considerate “affette da uno stato patologico non modificabile con un esito infausto”, è lo stesso Maglio a spiegarlo in un video pubblicato sul sito dell’Inail.
A questa storia titanica viene dedicato il film “A muso duro” che questa sera andrà in onda su Rai 1 alle ore 21,3o in prima Tv. Il protagonista viene interpretato dall’attore Flavio Insinna accompagnato daPaola Minaccioni, Claudia Vismara, Francesco Gheghi, Matteo Bianchi, Simone Ciampi, Daniele La Leggia, Titti Nuzzolese.

La svolta di questa prognosi si ebbe tra gli anni ’50 e ’60. È grazie alle intuizioni del professore che videro lo sport come parte integrante della terapia. All’epoca la sua venne considerata una impresa titanica.  L’importanza sociale della svolta mossa da Maglio forse non ha precedenti.
Fu grazie a lui che i pazienti disabili poterono inserirsi nell’ambito sociale diventando un membro attivo della comunità. Con queste premesse Antonio Maglio diede vita al Centro Paraplegici “Villa Marina” di Ostia. In questo processo rivoluzionario cambia anche il modo di concepire lo sport, non solo come momento ludico, ma come terapia.
Antonio Maglio si ispirò al lavoro messo in atto a Londra dal collega Ludwig Guttmann, un medico di origini tedesche che utilizzava lo sport come terapia da somministrare a persone con lesioni al midollo.

Pallacanestro, fioretto, tennis da tavolo, nuoto, arco e scherma erano solo alcune delle discipline che venivano praticate all’interno del centro romano. Quando Maglio vide che i risultati ottenuti dagli sportivi di Villa Marina riuscirono ad ottenere degli ottimi risultati, propose al collega Guttmann l’idea delle Paralimpiadi. Il suo sogno divenne realtà.

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