Denise Pipitone, l’archiviazione gela Piera Maggio: la durissima reazione della mamma

Dopo l’archiviazione della seconda indagine sulla scomparsa di Denise Pipitone, Piera Maggio dichiara che non smetterà di lottare.

Piera MaggioIn primavera c’è stata la forte sensazione che il caso di scomparsa di Denise Pipitone potesse avere una risoluzione. Le indagini sono ripartite con grande slancio e ad inizio estate è sembrato che stessero prendendo una direzione certa. Gli investigatori hanno investigato sulla posizione di Anna Corona e Giuseppe Della Chiave, basandosi su delle intercettazioni che ponevano in dubbio il loro coinvolgimento nella sparizione della piccola.

A fine estate, però, le indagini erano nuovamente bloccate, gli investigatori non sono riusciti a trovare prove concrete sul coinvolgimento degli indagati ed hanno chiesto l’archiviazione delle loro posizioni al Gip. Piera Maggio, madre della bimba scomparsa, si è opposta all’archiviazione del caso, ma alla fine il giudice ha ritenuto che non ci fossero le basi per continuare le investigazioni.

Leggi anche ->Denise Pipitone, la mamma Piera Maggio è una furia: “Hanno tolto il suo nome”

Denise Pipitone, Piera Maggio non si arrende: “Non molliamo”

La chiusura del caso è l’ennesima doccia fredda per i genitori della piccola che vanno alla ricerca della verità ormai da tantissimi anni. Dopo l’archiviazione del caso, la mamma di Denise, Piera Maggio, ha spiegato le ragioni che hanno portato lei ed i legali ad opporsi all’archiviazione: “La nostra opposizione alla richiesta di archiviazione è stata proposta perché la Procura della Repubblica, a firma di tre magistrati aveva scritto che le frasi ascoltate dai Carabinieri del Comando Provinciale non esistevano e che se fossero state realmente proferite sarebbero state d’interesse investigativo”.

La donna spiega, in seguito, che grazie al lavoro del Dottor Pietro Indorato, del Professor Sartori e dell’ingegner Michele Vitiello, è stato provato oltre ogni ragionevole dubbio che le frasi ascoltate erano state pronunciate. In udienza i pubblici ministeri hanno ammesso l’esistenza delle frasi, ma non il loro interesse investigativo. Posizione che è stata sposata dal Gip, il quale ha deciso di archiviare il caso.

Allo stato attuale delle cose, dunque, a Piera Maggio e Pietro Pulizzi non resta che stare ad attendere la prossima mossa della Procura della Repubblica, alla quale ovviamente presteranno attenzione massima. Il post della mamma di Denise si conclude con un invito, l’ennesimo, a non fermare la ricerca della verità: “Il Dr. Piscitiello a me e Pietro ha detto che non smetterà di cercare la verità. Noi siamo qui ad attendere la loro promessa. Non molliamo”.

Impostazioni privacy