Domenica In, lutto in trasmissione: la morte sconvolge Mara Venier

Grave perdita per Domenica In: un grande autore non è riuscito a vincere la sua battaglia contro il Coronavirus.    

Il Covid-19 continua a mietere vittime, e tra gli ultimi a farne le spese c’è un professionista particolarmente attivo e stimato nel mondo della produzione televisiva. Se ne è parlato anche a Domenica In, tra le trasmissioni che hanno avuto come pilastro il grande autore stroncato dal Coronavirus.

mara venier

Paolo Taggi non faceva parte del cast artistico della trasmissione, e il suo volto non era conosciuto dal grande pubblico, ma ha sempre lavorato nelle retrovie con ottimi risultati, affermandosi come un professionista molto brillante. Come autore ha curato, oltre a Domenica In, molte altre trasmissioni anche per le Reti Mediaset, come Buona Domenica. Ecco perché l’intera televisione italiana è in lutto.

Una triste notizia per la squadra di Mara Venier

Paolo Taggi, affermato scrittore e autore tv, originario di Novara, è morto a Roma per complicazioni dovute al Covid: aveva 65 anni e dall’inizio di gennaio era ricoverato al Gemelli. A partire dagli anni ’80 è stato uno degli autori tv più prolifici d’Italia. Era nato il 28 maggio 1956 ed era un profondo conoscitore del piccolo schermo, cui aveva dedicato la professione e lo studio da docente. A lui si devono tanti programmi che sono entrati nella storia della tv italiana, come ideazione di format o adattamenti da format stranieri: almeno una cinquantina di trasmissioni e di generi diversi portano la sua firma, da Io confesso a Per un pugno di libri, Il Grande Talk, Stranamore, Turisti per caso, Dove ti porta il cuore, La Talpa, Vuoi ballare con me?, solo per fare qualche esempio.

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Paolo Taggi è stato inoltre direttore creativo di Endemol Italia e dell’area teorica della Scuola Autori Rai. Numerosi i suoi libri, sempre sul tema tv, e tra i suoi ultimi lavori non si può non citare il bel documentario che aveva realizzato con la tv svizzera per gli 80 anni di Mina,  trasmesso a settembre da Rai 5: “Quando mi prende una canzone”, un viaggio in Italia e nella Svizzera italiana, dove Mina risiede. Per non parlare dei tanti incarichi come docente, consulente e relatore. Ma di lui resterà soprattutto il ricordo di uomo garbato, serio e preparato come pochi altri.

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