Don Matteo, critiche su Raoul Bova: “Avrei preferito finisse”

Alcuni fan di Don Matteo non riescono ad accettare che Terence Hill venga sostituito da Raoul Bova, preferendo addirittura la fine della fiction.

Negli ultimi anni Don Matteo è stata una delle fiction Rai di maggior successo. Il ruolo del sacerdote investigatore interpretato alla grande da Terence Hill, ha fatto appassionare milioni di telespettatori che non vedevano l’ora della conferma di una tredicesima stagione. Quando la conferma è giunta, però, si sono trovati a dover accettare il fatto che il protagonista ha deciso di lasciare la serie e verrà sostituito in corso d’opera.

Terence Hill non se la sente più di partecipare ad un progetto impegnativo come Don Matteo e vorrebbe dedicarsi maggiormente alla famiglia, riservandosi la possibilità di lavorare per alcuni film o mini serie che non implichino mesi di distanza da casa per la realizzazione. A questo punto ci si chiede che senso abbia continuare la fiction dato che il personaggio cardine non ci sarà più. La stessa cosa era successa per Un passo dal cielo, ma in quella occasione erano passate solo due-tre stagioni e soprattutto la fiction non ruotava esclusivamente sul personaggio principale.

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Don Matteo ha senso senza Terence Hill?

Questo è esattamente quello che si chiede un telespettatore appassionato della fiction e ciò che esprime in un messaggio condiviso nella rubrica di Alessandro Cecchi Paone su ‘Nuovo Tv‘. Il telespettatore scrive: “Avrò forse qualche pregiudizio, ma questa situazione è, per me, inaccettabile: Don Massimo – Così si chiamerà – sarà pure bello, ma non trasmetterà mai le emozioni, belle e rassicuranti, che mi dà Terence Hill”.

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Alessandro Cecchi Paone comprende la perplessità dell’appassionato – d’altronde è brutto quando tolgono il protagonista dalla tua serie preferita – ma lo invita a dare una chance anche a Raoul Bova: “Raoul è bravo e ringiovanisce il ruolo. In fondo anche nella realtà i sacerdoti non sono più gli stessi, per quello che dicono e come lo dicono. Lasciamolo abituarsi (abituarci) alla novità, sono certo che a fine stagione chi ama il genere si sarà affezionato anche a Bova in abito talare”.

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