Elena Cattaneo, chi è: tutto sulla scienziata e senatrice a vita

Elena Cattaneo, Professoressa Ordinaria di Farmacologia all’Università degli Studi di Milano, è una delle figura che hanno dato lustro all’Italia nel mondo. Ecco tutto quel che c’è da sapere su di lei.   

Elena Cattaneo è una nota farmacologa, biologa e accademica italiana. Conosciuta anche all’estero per i suoi studi sulla malattia di Huntington e per le sue ricerche sulle cellule staminali, è stata nominata senatrice a vita il 30 agosto 2013 (la più giovane nella storia della Repubblica). Scopriamo qualcosa di più sul suo conto.

L’identikit di Elena Cattaneo

Elena Cattaneo è nata a Milano il 22 ottobre 1962 e vive a Brugherio dalla fine degli anni ’80. Dopo la laurea con lode in Farmacia nel 1986 e un dottorato in Biotecnologie applicate alla farmacologia presso l’Università Statale di Milano, si è trasferita per alcuni anni a Boston, dove ha iniziato la sua ricerca sulle cellule staminali cerebrali nel laboratorio del professore Ron McKay al Massachusetts Institute of Technology. Tornata in Italia, ha continuato le sue ricerche dedicandosi allo studio della malattia di Huntington. E’ diventata ricercatrice dell’Università di Milano, nel 2001 professoressa associata e nel 2003 professoressa ordinaria presso lo stesso ateneo, ricoprendo diverse cattedre.

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Elena Cattaneo è direttrice del laboratorio di Biologia delle cellule staminali e Farmacologia delle malattie neurodegenerative del Dipartimento di Bioscienze dell’Università Statale di Milano, e co-fondatrice e direttrice del Centro interdipartimentale di ricerca sulle cellule staminali dell’Università di Milano (UniStem). Tramite il laboratorio di Biologia, è stata anche coordinatrice del network di ricerca NeuroStemcell e coordina tuttora il progetto Neurostemcellrepair. È infine coordinatrice di un network italiano per lo studio delle staminali nella malattia di Huntington finanziato dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca.

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Elena Cattaneo si è schierata contro la legge 40/2004 che regolamenta la procreazione assistita e successivamente è stata tra i firmatari di una lettera aperta al Ministero della salute nella quale invitava il governo a non “autorizzare terapie improprie, praticate al di fuori sia delle normali linee guida in tema di terapie convalidate, sia della formale sperimentazione clinica”, con riferimento al controverso “metodo Stamina”. Negli anni ha organizzato numerosi eventi scientifici locali ed internazionali, indirizzati alla comunità scientifica, al pubblico e alle istituzioni del paese.

Tra le attività svolte in Senato ricordiamo l'”Indagine conoscitiva su origine e sviluppi del cosiddetto caso Stamina” della Commissione permanente Igiene e Sanità del Senato, di è stata relatrice, vari interventi e proposte di emendamento a favore dei giovani ricercatori e del rilancio della ricerca sugli Ogm. La senatrice è stata inoltre una delle promotrici del “Progetto Genomi Italia”, volto a realizzare un’infrastruttura dedicata a un progetto di genomica su scala nazionale applicato alla sanità pubblica, dichiarato chiuso nel 2016 a causa della mancanza di offerte di co-finanziamento del progetto indispensabili alla sua continuazione.

Elena Cattaneo ha inoltre contribuito con un emendamento alla legge sull’obbligo vaccinale in Italia, prevedendo il coinvolgimento dell’Agenzia italiana del farmaco in caso di controversie relative ai vaccini o a farmaci oggetto di sperimentazione, con la finalità di assicurare ai giudici, in tali materie, l’apporto tecnico-scientifico dell’Autorità sanitaria competente. Nel giugno 2018, nella discussione per la fiducia al Senato del Governo Conte I, si è astenuta dal voto di fiducia. Nel gennaio 2021, nella discussione per la fiducia al Senato del Governo Conte II, successiva alla crisi innescata da Italia Viva, ha votato sì.

Per quanto riguarda la vita privata, Elena Cattaneo è sposata dal 1988 con Enzo Pirola, architetto di Brugherio e insegnante di educazione Tecnica, col quale ha avuto due figlie. Tra le curiosità, non tutti forse sanno che la senatrice a vita ha praticato sport a livello agonistico: ha giocato per ben 15 anni a pallavolo con la Jolly di Palazzolo Milanese ma lo studio la assorbiva così tanto da costringerla a rinunciare.

 

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