Gessica Notaro, “E’ morta un’altra donna”: tutta Italia in lacrime

Chi si aspettava il solito messaggio di condanna del killer stavolta rimarrà deluso. In un post pubblicato dopo il femminicidio di Alessandra Matteuzzi sul suo profilo Instagram, Gessica Notaro scaglia la sua rabbia contro qualcun altro.

Non fa sconti a nessuno Gessica Notaro dopo la tragica notizia del femminicidio di Alessandra Matteuzzi. Lei che ci è andata molto vicino, e sa bene cosa significa patire la violenza di un uomo e sentirsi totalmente indifese, punta innanzitutto il dito contro le istituzioni assenti, usando parole molto forti.

gessica notaro

L’amaro sfogo di Gessica Notaro

E’ un fiume di rabbia e indignazione lo sfogo di Gessica Notaro via Instagram dopo quanto accaduto a Bologna: Alessandra Matteuzzi è stata uccisa sotto casa sua, in via dell’Arcoveggio, mentre era al telefono con la sorella. E a toglierle la vita è stato l’uomo che lei aveva lasciato e di cui aveva tremenda paura, tanto da averlo denunciato per stalking appena un mese fa. Eppure, nessuna misura cautelare era stata presa nel frattempo contro Giovanni Padovani. Il quale lo scorso martedì sera, l’ha colpita a martellate fino a ucciderla.

Gessica Notaro è sconvolta dalla morte di Alessandra, e le sue parole sono dure come pietre: “E’ morta un’altra donna che aveva denunciato. E voi – scrive rivolgendosi alle istituzioni – che continuate a imporre misure cautelari come il divieto di avvicinamento mi fate ridere. Siete ridicoli”. Sono anni, ricorda, “che ve lo ripeto, garantite a queste donne la scorta come fate coi pentiti di mafia, e allora sì che cambieranno le cose”. Ma finora niente. Allora “smettetela di chiamarmi ogni volta che muore una donna per chiedermi cosa ne penso e cosa bisogna fare. Tutta fuffa. Questa che vi ripeto da anni è l’unica soluzione”.

Secondo Gessica Notaro, insomma, c’è chi poteva intervenire e non l’ha fatto. Lei sa bene di cosa parla: è un simbolo della lotta alla violenza alle donne, essendo stata sfregiata con l’acido dall’ex fidanzato (condannato in via definitiva a oltre 15 anni di carcere), e avendo lottato a lungo per recuperare almeno in parte la sua salute, spendendosi su più fronti per evitare che altre donne debbano vivere il suo stesso calvario. Ma la conclusione è amarissima: “Nonostante io abbia smosso il mondo siete ancora lì a chiacchierare. Non chiedetemi più niente perché non mi mescolo con chi promette e non mantiene”. E chiude lapidariamente, con un richiamo davanti al quale non si può restare indifferenti: “Se capitasse a vostra figlia diventereste certamente più efficienti”.

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