Giovanni Galli, il dramma del figlio morto a soli 18 anni: il maledetto incidente

Sono ormai trascorsi più di vent’anni da quel tragico 9 febbraio 2001 quando Niccolò Galli, figlio del grande calciatore Giovanni, perse la vita in un incidente stradale. 

Era il 9 febbraio 2001 quando Niccolò Galli, promettente difensore e figlio della grande gloria del calcio Giovanni, perse la vita in un terribile incidente stradale nei pressi del centro tecnico del Bologna che oggi porta il suo nome, andando a sbattere contro un guardrail in manutenzione. L’ex portiere, campione del mondo nel 1982, porta nel cuore il dolore inconsolabile per la prematura scomparsa di questo ragazzo che sognava di sfondare nel mondo del calcio, ma aveva anche dimostrato di essere uno studente modello.

La tragedia familiare di Giovanni Galli

La vita di Niccolò Galli è stata spezzata da un incidente in motorino nei pressi del centro sportivo di Casteldebole. Una tragedia infinita che il papà Giovanni ha cercato di trasformare in un seme di speranza, creando la Fondazione Niccolò Galli ONLUS che si occupa di raccogliere fondi per scopi filantropici. Un paio d’anni fa, ospite della trasmissione Rai di Caterina Balivo “Vieni da me”, Giovanni Galli è tornato a parlare del figlio e ha rivelato: “Era magrissimo, bruttino. Dissi a mia moglie dopo il parto: ‘Lo potevi fa più bellino’. Lui aveva la passione per il calcio, mi ha sempre seguito quando mi allenavo. Ma amava anche lo studio”.

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“Volevano fargli fare il portiere ma non era bravo – ha aggiunto papà Giovanni -. Poi in difesa trovò il suo ruolo. A 16 anni decise di andare a Londra per provare a sfondare là. Voleva vedere se le attenzioni verso di lui erano solo per il nome che portava o perché era veramente bravo”.

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Dopo il rientro in patria, Niccolò sembrava avere davanti a sé una carriera spumeggiante, ma quel maledetto incidente in motorino ha polverizzato tutto: “Tornato in Italia, a Bologna, ha esordito in serie A – ha ricordato ancora Giovanni Galli -. Era la partita d’esordio del campionato contro la Roma all’Olimpico. Giocò contro il suo idolo Batistuta. Furono gli unici sette minuti della sua carriera in A. Il 9 febbraio del 2001 ci chiamarono per dirci che Niccolò aveva avuto un incidente. Quando arrivammo in ospedale capimmo che non c’era più vedendo tutti i suoi compagni piangere”.

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