Massimo Giletti, l’accusa del collega famoso: “Il vittimismo non fa per lui”

Massimo Giletti non è solito piangersi addosso, ma di recente ci è andato molto vicino. E al collega giornalista Roberto Alessi la cosa non è andata giù.  

Nel nuovo numero di Novella 2000 è tornata la consueta la rubrica “Up & Down” con i promossi e bocciati della settimana del direttore Roberto Alessi. Stavolta nel mirino del giornalista esperto di gossip è finito un illustre collega del mondo della televisione, Massimo Giletti. Promosso, ma con riserva…

massimo giletti non è l'arena

La solitudine di Massimo Giletti

Per Roberto Alessi, la cui penna non è mai tenera con i giudizi, Massimo Giletti è “Up”, anche se potrebbe e dovrebbe fare di meglio. “I suoi servizi contro i boss lo hanno costretto ad abituarsi alla scorta – scrive il direttore di Novella 2000 -, ma sente il peso della solitudine.

Leggi anche –> Michele Merlo poteva essere salvato? L’attacco di Massimo Giletti

Ecco le parole incriminate di Massimo Giletti: “Mi relaziono con un gruppo di Carabinieri tutti i giorni: basta questo per intuire le difficoltà di vita pratica e di movimento. E poi pago il prezzo di una grande solitudine, anche perché siamo in pochi a scendere in campo”.

A ciò si aggiunga che non ci sono ancora certezze sul futuro del famoso giornalista, approdato 4 anni or sono a La7 dove ha guidato con grande successo Non è l’arena. Oggi come oggi per il conduttore è verosimile ipotizzare un futuro in Rai, anche se al momento nessuno – lui per primo – può metterci la mano sul fuoco.

Leggi anche –> Massimo Giletti, l’addio che scuote il pubblico: cosa fa adesso

La sentenza di Roberto Alessi è a metà strada tra una pacca sulle spalle e una tirata d’orecchie: “Non voglio sminuire il suo coraggio, ma il vittimismo non fa per lui: Giletti è un grande, e non è solo: con lui ci sono milioni di italiani. E lo sa”. A buon intenditore.

Massimo Giletti non è l'arena

Impostazioni privacy