Michele Merlo: quali sono state le vere cause della morte del cantante

Michele Merlo, cantante divenuto famoso ad Amici, è morto a soli 28 anni nell’estate del 2021: quali sono state le cause del suo decesso.

La scomparsa di Michele Merlo, giovane artista divenuto famoso grazie ad Amici di Maria De Filippi, ha sconvolto non solo i fan del cantante ed il pubblico della trasmissione, ma anche tutti coloro che ne hanno seguito la vicenda. La prima cosa che ha colpito la sensibilità collettiva è stata l’età del cantante, quando è morto infatti aveva solo 28 anni ed è difficile da accettare per chiunque un evento così tragico.

Ad acuire il dispiacere per la scomparsa prematura e improvvisa del ragazzo sono state poi le circostanze che hanno portato alla sua morte. Sin dall’inizio c’è stato il dubbio che ci potesse essere stata negligenza da parte di qualche medico, visto che prima di morire Michele si era recato al pronto soccorso ed era stato mandato a casa con una diagnosi tranquillizzante.

Michele MerloAncora oggi, infatti, è in corso un’indagine per stabilire se ci sia stata negligenza da parte del personale medico di Rosà e Cittadella ai quali si era rivolto prima di morire. Dell’indagine si sta occupando la Procura di Vicenza dopo aver ricevuto gli atti da quella di Bologna per competenza territoriale.

La prima fase delle indagini sul caso è stata portata avanti dalla procura emiliana ed  ha stabilito che le procedure effettuate negli ospedali bolognesi sono state corrette, dunque che i medici non avrebbero potuto fare nulla per modificare il decorso della malattia. Questa la ragione per cui il fascicolo è passato alla procura vicentina, l’obiettivo è quello di comprendere se anche nelle strutture venete i medici hanno fatto il possibile per evitare la tragedia.

Michele Merlo: cosa ha causato la morte del giovanissimo cantante

L’autopsia effettuata sul cadavere di Michele Merlo ha confermato che la morte è stata causata da un’emorragia cerebrale, conseguenza di una leucemia fulminante. Ciò che va compreso è se al momento in cui il ragazzo si è rivolto alle strutture ospedaliere venete c’era ancora la possibilità di salvarlo con la giusta diagnosi.

Di questo è certo il papà dell’artista, Domenico, che in una recente intervista rilasciata a Silvia Toffanin (che sarà trasmessa nella puntata di domenica 22 maggio di Verissimo) ha riferito quanto gli hanno detto i medici legali: “Quello che è successo a Michele è frutto di una sanità che non funziona più: il sistema ha subito dei tagli importanti e questo porta continuamente a situazioni drammatiche. I medici legali sostengono che bastava un esame del sangue per salvarlo. Aveva una probabilità dal 77% all’89% di guarire, in circa sei mesi, dalla malattia”.

 

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