Morgan contro Roberta Bruzzone: scontro sui social dopo Ballando con le stelle

Volano stracci tra Morgan e Roberta Bruzzone dopo Ballando con le Stelle: ecco perché il cantante ha attaccato la criminologa. 

morgan bruzzone

Morgan accende l’ennesima polemica, stavolta contro la criminologa nonché volto fisso di Ballando con le Stelle Roberta Bruzzone. Lo scorso sabato, prima di esibirsi nello show di Milly Carlucci, il musicista si è avventurato in un monologo sul ghosting, cioè il comportamento di chi decide di interrompere bruscamente una relazione sentimentale e di scomparire dalla vita del partner, rendendosi irreperibile. Apriti cielo.

La querelle a distanza tra Morgan e Roberta Bruzzone

“Dobbiamo capire il dolore di quando una persona viene lasciata – ha detto Morgan a Ballando con le Stelle -. Quando veniva a mancare una persona ero il nulla. Oggi il ghosting vuol dire che non esistono parole e sguardi, che si fanno i blocchi e che si impedisce alla persona di esprimere la parola. Le ripercussioni sono danni fisici. Il ghosting fa mancare il fiato perché non puoi più parlare con quella persona, è una goccia che ti scava. Quando si dice ti amo, anche se non lo si prova più, non bisogna dimenticare quello che si è provato, non bisogna buttare tutto nella pattumiera, l’uso di questo amore è avere rispetto della persona a cui si è detto ti amo”.

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Va da sé che a Morgan l’argomento sta molto a cuore, avendolo vissuto sulla propria pelle. Tra aprile e dicembre 2020 il cantante ha vissuto un relazione con una misteriosa collega 32enne che, finita la love story, ha tagliato tutti i ponti con Castoldi. Lo scorso marzo, poi, lo stesso Morgan è stato rinviato a giudizio con l’accusa di stalking e diffamazione nei confronti della donna che l’ha denunciato.

“La sofferenza per essere stati lasciati non legittima la persecuzione di chi ha deciso di non voler avere più nulla a che fare con voi – ha ribattuto via social Roberta Bruzzone -. Ci sono ottimi professionisti per non diventare stalker o peggio”. Morgan, punto sul vivo, è andato su tutte le furie: “Una criminologa dovrebbe sapere” che il ghosting “riguarda soprattutto i più giovani ed è alle radici delle loro sofferenze, del loro mal di vivere”, per cui coloro che si approcciano al tema dovrebbero avere “sensibilità culturale e sociale”, in modo da non “incasinare un terreno dagli allarmanti e numerosi aspetti critici”.

E ancora: “Invito a non impostare una discussione all’attacco, con post che animano litigi e contrapposizioni. Io sabato ho proposto con delicatezza, poeticità, umiltà e commozione un passaggio televisivo culturalmente utile. Le consiglio di riflettere responsabilmente e, per non rischiare di generare una inutile rissa tv, di approfondire l’argomento, se non le è familiare”. “Qui nessuno giustifica lo stalking, ma ne indaga l’origine per evitarlo, prevenirlo”, ha concluso Morgan. Ma non finisce qui…

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