Netflix, Discovery e le altre: i nuovi imperdibili streaming “low cost”

Netflix, Disney, Amazon Prime e tutte le piattaforme che offrono contenuti streaming si contendono fino all’ultimo abbonato a colpi di offerte low cost in cambio di spot. Ecco come approfittarne.

Si preannuncia un autunno molto caldo per la streaming tv, tra nuove serie realizzate a costi da capogiro e l’ingresso sul mercato del video on demand di veri e propri titani a discapito del pioniere Netflix: a metà agosto The Walt Disney Company ha raggiunto 221 milioni di abbonati Svod ai propri brand (Disney+, Hulu, Espn+), contro i 220,7 milioni del competitor. Cosa significa tutto ciò per l’utente finale?

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Le nuove tendenze dei servizi streaming

Bob Chapek, il ceo di Disney, ha visto aumentare gli incassi del 26% nel terzo trimestre fiscale chiuso in luglio, e per ampliare l’offerta lancerà dall’8 dicembre una nuova griglia di abbonamenti sostenuti dalla pubblicità. “Quattro minuti di rolling pubblicitari all’ora per far risparmiare all’utente due dollari”, calcola Bloomberg per i nuovi abbonamenti di Netflix in arrivo, che costeranno tra 7 e 9 dollari nei vari Paesi. Qui in Italia l’abbonamento base è già a 7,99 euro al mese, ma permette di vedere le serie di Netflix su un solo schermo e non in Hd, mentre il più diffuso in Europa è il Premium, 4K e Ultra Hd su 4 schermi (17,99 euro al mese).

“Le previsioni della società finanziaria Wells Fargo danno perfino una crescita di Netflix a 272 milioni di abbonati nel 2025, di cui 100 milioni con pubblicità”, dice al Corriere della Sera Augusto Preta, direttore di ITMedia Consulting, che ha appena diffuso il report “Video on demand in Europe: 2022-2025- The Big Gamble”. “Il mercato Svod è ormai maturo, quindi si cercano nuovi modelli di business – aggiunge l’esperto -. Una strada è il ricorso alla pubblicità per guadagnare nuovi utenti grazie a costi più bassi. L’altra è di aprire la porta al commercio, sulla scia di quanto fa Amazon, per estendere l’offerta. È già allo studio Disney Prime, che abbinerà l’abbonamento video agli acquisti privilegiati degli altri prodotti e servizi della marca”.

Nel frattempo Paramount ha stretto un accordo negli Usa con Walmart che da settembre offre ai suoi clienti “Essential”, l’abbonamento per fare acquisti discount e ricevere il videostreaming. E da oggi sbarca in Italia Paramount Global, servizio Svod a 7,99 euro al mese, con un’offerta di 8mila ore di programmi (oltre alla PlutoTv gratuita). Senza dimenticare l’altra grande novità dell’estate: il merger tra le piattaforme Hbo Max e Discovery+ controllate da Warner Bros, che insieme vantano 92 milioni di abbonati. Obiettivo: lanciare un servizio free in autunno, sostenuto dalla pubblicità, per tener testa a Disney e Amazon.

“Dal 2020 abbiamo assistito alla diffusione e all’aumento di consumo dello streaming video, ma anche a un incremento esponenziale dell’offerta – dice sempre al Corriere della Sera Samuele Fraternali, direttore dell’Osservatorio Digital Content del Politecnico di Milano -. I consumatori oggi si trovano dinanzi tante soluzioni, con contenuti originali ed esclusivi, ma che richiedono un esborso economico. Diventa impossibile nella congiuntura economica attuale poter sottoscrivere abbonamenti multipli, si impone la scelta su alcune grandi piattaforme. Unire l’advertising al modello Svod in abbonamento potrà essere un traino, che va incontro alle esigenze degli utenti”. La scommessa è aperta.

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