Sigfrido Ranucci, il dramma del conduttore di Report: confessa tutto

Gli anni passano e per Sigfrido Ranucci, il giornalista e conduttore di Report, le querele con richieste di risarcimento danni milionarie aumentano anziché diminuire. Ma lui non molla…  

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Ormai Sigfrido Ranucci ci ha fatto l’abitudine. Dopo ogni puntata di Report, il programma di inchieste giornalistiche che fa tremare tutte le stanze del potere, arriva puntuale come un orologio la notifica di querela da parte del potente o dei potenti di turno. E in ballo ci sono somme da capogiro.

La lezione di Sigfrido Ranucci

Da domani Sigfrido Ranucci torna al timone del programma cult di Rai Tre. E la prima puntata sarò dedicata a un tema di strettissima attualità: il disastro AstraZeneca e tutto quello che avremmo dovuto sapere – ma non ci è stato detto – sul vaccino anti Covid-19.

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Nell’ultimo numero del magazine NuovoTv Sigfrido Ranucci confessa che da questa e dalle successive puntate di Report si aspetta una nuova valanga di querele. Ne ha già accumulate tantissime, per un totale di 105 milioni di euro di richieste di risarcimento danni. Sia ben chiaro però che il giornalista non molla e va avanti per la sua strada.

Tra gli altri temi che saranno affrontati da Report in questa stagione televisiva Ranucci cita quello dell’ambiente, la gestione delle metropolitane romane e la strage di Bologna, con una serie di testimonianze inedite su quella strage che sconvolse l’Italia.

I motivi di preoccupazione non mancano di certo, ma c’è un dato che dà a Sigfrido Ranucci ragione di speranza per il futuro: la sua trasmissione ha tanti fan tra i giovanissimi, e ragazzini di 13-14 anni lo fermano per strada per esprimergli tutta la loro stima. E questo vale senz’altro più di mille querele.

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