Belen, ospedale inaccessibile per colpa sua: emerge terribile verità

Il Giustinianeo di Padova finisce al centro delle polemiche per via di un cartello affisso all’interno del nosocomio in occasione del parto di Belen Rodriguez. 

Dopo il lieto evento – la nascita della piccola Luna Mari – Belen Rodriguez finisce al centro di un’altra polemica. Il caso riguarda il ricovero della showgirl argentina presso il Giustinianeo di Padova: in rete è trapelato un cartello affisso all’interno del nosocomio nel quale si informava che gli ascensori 4 e 7 per il terzo piano non sarebbero stati in funzione “causa Belen e fino a nuovo ordine”. Il documento recava la firma “P.I.”. A stretto giro è arrivata la risposta dell’ospedale, ma non è parsa una replica convincente né esaustiva.

Il “caso” del cartello su Belen nell’ospedale di Padova

Chi si cela dietro alla sigla “P.I.”? E perché è stata adottata una decisione del genere? “La direzione del reparto – fanno sapere dall’ospedale – assicura che il reparto è in questo momento accessibile pur mantenendo intatta la garanzia della privacy di tutti i degenti. Quanto all’avviso, era una cosa burlona, mettiamola così”.

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Un semplice scherzo o una trovata goliardica, dunque. Resta da capire come ciò sia potuto avvenire all’interno di una struttura sanitaria e chi sia “P.I”. Il reparto di Ostetricia e Ginecologia è diretto dalla Dott.ssa Maria Teresa Gervasi (mentre a capo del dipartimento c’è la Prof.ssa Liviana Da Dalt). Qualcuno ha ipotizzato che “P.I.” stia per Personale Infermieristico, ma chissà…

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Intanto il cartello incriminato ha subito fatto il giro dei social suscitando grande clamore, con tanto di protesta da parte di diversi utenti. In particolare sul profilo Facebook Nurse Times, un portale impegnato a divulgare una corretta informazione sanitaria e ospedaliera. Cliccare per credere.

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