Can Yaman, la sua casa è stata invasa: l’attore turco è disperato

Can Yaman si trova da poco a Roma e le fan hanno già scoperto e piantonato la sua abitazione: la sua agenzia chiede rispetto della privacy.

Can YamanVa bene l’affetto sui social con commenti tra lo sdilinquito ed il lussurioso, va bene anche che ogni volta che cammina in strada venga fermato da una folla di fan in preda agli ormoni che gli chiedono un bacio, un abbraccio, una foto e un autografo. Fa tutto parte della notorietà, qualcosa che più o meno tutti, specie se personaggi attraenti, hanno dovuto affrontare durante la carriera.

Diverso è il discorso se le fan non riescono più a trattenersi e cominciano ad invadere anche l’abitazione dell’attore turco. Can Yaman in queste prime settimane di vita in Italia si è trovato davanti a manifestazioni d’affetto che ricordano da vicino ‘Misery non deve morire‘. Si tratta di comportamenti che esulano dalla semplice adulazione e diventano in alcuni casi patologici.

A quanto pare quotidianamente Can si trova delle donne che lo aspettano fuori dalla porta di casa, non di fronte al portone, ma proprio dietro la porta dell’appartamento. C’è chi gli citofona nel pieno della notte chiedendogli di scendere, di aprire o semplicemente di affacciarsi per un saluto. Una situazione che sta snervando l’attore e che la Nico, agenzia che cura la sua immagine ha denunciato pubblicamente.

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Can Yaman disperato: le fan non lo lasciano in pace

Nel comunicato di Nico Ufficio Stampa si legge innanzitutto una denuncia dei comportamenti non graditi dall’attore turco: “Sempre più spesso Can trova sue fan di fronte alla porta di casa, non fuori dal portone, ma proprio davanti all’ingresso della sua abitazione. E non solo questo: spesso, chi trova il portone chiuso, citofona al suo appartamento anche durante la notte chiedendogli di affacciarsi alla finestra o di mandare un saluto”.

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L’agenzia che cura l’immagine di Can Yaman in seguito fa appello all’affetto che queste fan provano per lui e chiede loro di cessare simili comportamenti che rientrano nella violazione della privacy: “Queste manifestazioni non significano affetto ma invadenza. Se veramente stimate Can dovreste proteggerlo, fare in modo che lui viva serenamente nel nostro Paese, non che debba difendersi da manifestazioni di eccessiva invadenza dentro casa sua”.

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