Denise Pipitone, nuove testimonianze chiave: “La bimba gridava aiuto”

Una lettera su Denise Pipitone è stata spedita all’avvocato di Piera Maggio e il contenuto è stato reso noto dagli autori di Chi l’ha visto?

denise pipitone

Nelle scorse settimane l’avvocato di Piera Maggio, la mamma di Denise Pipitone, la bambina scomparsa nel 2004 a Mazara del Vallo, aveva ricevuto una lettera anonima. In questa missiva, di cui aveva parlato recentemente a Chi l’ha visto?, avevano trovato nuove informazioni utili per il caso. Da questa lettera una cosa sicuramente è certa: la piccola Denise Pipitone era viva quando è stata rapita. Ieri sera, mercoledì 7 luglio, è andata in onda la puntata dello show condotto da Federica Sciarelli ed è stato reso noto il contenuto della lettera. In essa si capisce come ci sia un collegamento con Gaspare Ghaleb, fidanzato di Jessica Pulizzi all’epoca dei fatti. Per questo motivo è stato convocato, sempre ieri, in procura.

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Denise Pipitone urlava “Aiuto mamma

Le rivelazioni anonime sul caso Denise Pipitone sono davvero sconvolgenti: “Sono 17 anni che so dei fatti sulla bambina scomparsa Denise Pipitone e sono sicurissimo al cento per cento che è la realtà dei fatti“. Chi scrive preferisce rimanere anonimo e afferma anche di non averlo fatto prima per paura di ripercussioni. “Era di mercoledì, tornavo da lavoro intorno alle 12.30-13, abitavo in zona e c’era una fila di auto in coda perché a quei tempi c’era il mercato. Esce un’auto ad alta velocità e sorpassa le auto in coda, si mette correndo nella mia carreggiata e mi tocca specchio e auto. Faceva caldo e avevo i finestrini aperti, mi sono accostato e ho guardato dal visore e vedo e sento una bambina gridare – Aiuto mamma aiuto!”

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L’anonimo ha poi continuato dando una descrizione dei rapitori della piccola Denise Pipitone. “Era un’auto blu scuro con al lato guida al tunisino, il ragazzo di Gessica Pulizzi [Gaspare Ghaleb – NdR]“. La lettera poi continua e l’immagine che si può creare in testa fa davvero venire i brividi. “La bambina, come ho immaginato io, era buttata dietro dalla signora che la teneva con i piedi oppure a fianco messa bassa perché la bambina tanto che gridava aiuto che l’altra donna si è girata e le ha messo le mani sulla bocca per non farla urlare“.

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