Franco Battiato, chi era: carriera e vita privata del cantautore siciliano

Ripercorriamo la vita e la carriera di Franco Battiato, lo storico cantautore che ha lasciato un segno indelebile nella musica italiana.

Si è spento all’età di 76 anni, nella sua casa di Milo (Catania), attorniato dai familiari e dagli amici più cari, Franco Battiato. Un lutto che arriva al termine di 4 anni di assordante silenzio e assenza dai palchi e dalle occasioni pubbliche, interrotti solamente dalla pubblicazione dell’ultimo album ‘Torneremo Ancora‘ e da qualche foto e video di accompagnamento alla promozione del disco. Proprio la prolungata assenza dalle scene aveva fatto temere ai fan che Battiato potesse stare poco bene, fosse malato.

Sulla presunta malattia, però, non sono mai giunte delle conferme vere e proprie né dal diretto interessato né dalla sua famiglia o dal suo entourage. In qualche occasione Michele, il fratello, ha assicurato che Franco era accudito e curato dalla famiglia e dalle persone che gli volevano bene. Affermazioni che non escludono la possibile malattia, ma che non aggiungevano nulla di concreto alle voci e ai timori che da tempo circondavano la figura di Battiato.

Franco Battiato: la carriera di uno dei più grandi cantautori della musica italiana

Nato a Ionia (oggi Riposto), in provincia di Catania, il 23 marzo del 1945, Franco Battiato si trasferisce a Roma nel 1964 dopo aver conseguito la maturità scientifica e dopo aver vissuto il lutto per la scomparsa del padre. Nella capitale rimane per poco tempo, poiché qualche tempo dopo si trasferisce a Milano, città in cui capisce che la sua passione per la musica poteva tramutarsi in una carriera e abbandona gli studi universitari. In quegli anni si esibisce con la chitarra in alcuni bar e comincia a scrivere canzoni. Conosce Gaber, Guccini, Caterina Caselli e compone dei brani giovanili di protesta, i quali però non riscuotono successo.

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Nel 1967 passa a Philips e decide di cambiare genere, dedicandosi a dei brani romantici che possano attrarre la massa. Negli anni ’70 cambia nuovamente idea e decide di dedicarsi alla musica sperimentale e d’avanguardia. Proprio questa sperimentazione porta Battiato a farsi conoscere come musicista di rottura. Il pubblico non comprendeva la sua sperimentazione, ma i critici apprezzavano il suo tentativo di creare qualcosa si assolutamente originale e inclassificabile.

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Nel 1978 decide di tornare alla musica pop ed è il periodo in cui la sua musica comincia ad essere apprezzata da tutti. All’inizio degli anni ’80 Battiato sforna una serie di brani che rimarranno nella storia della musica leggera italiana: da Alexander Platz, a l’Era del Cinghiale Bianco, da Centro di Gravità Permanente a Bandiera Bianca. Il pezzo più iconico della sua carriera, però, arriva a metà degli anni ’90: estratto dall’album ‘L’Imboscata’, il brano La cura scala i vertici di ogni classifica e viene ritenuto uno dei brani d’amore più belli mai scritti.

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