Michele Merlo, l’esito dell’autopsia: il dubbio irrisolto degli inquirenti

Il risultato dell’autopsia ha confermato le cause della morte del giovane cantante Michele Merlo, alias “Mike Bird”. Si attende ora di conoscere la data dei funerali.  

La famiglia di Michele Merlo non si darà pace finché non avrà un quadro completo ed esaustivo di quel che è successo all’ex allievo di Amici, morto a soli 28 anni per una leucemia fulminante che ha innescato una fatale emorragia cerebrale (a breve dovrebbe essere comunicata la data dei funerali). Le autorità preposte continuano a indagare sul caso e nelle scorse ore è arrivato il risultato dell’autopsia, che ha confermato che a stroncare il giovane cantante sono state proprio le cause sopra citate. L’esame autoptico è stato condotto da Matteo Tudini, il medico legale nominato dal pubblico ministero Elena Caruso, e dal professor Antonio Cuneo, direttore dell’Ematologia dell’ospedale Sant’Anna di Cona (Ferrara).

La verità sulla tragica morte di Michele Merlo

Ora gli inquirenti andranno a fondo della vicenda. Per il momento è stato aperto un fascicolo per omicidio colposo. L’obiettivo è capire se ci siano state responsabilità, negligenze o imperizie da parte dell’ospedale di Vergato, dove Merlo si è recato lo scorso mercoledì e i cui medici gli avevano detto che aveva una faringite.

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Nel dettaglio, Michele Merlo aveva sostenuto una visita con il Medico di Continuità Assistenziale il quale, “effettuata l’anamnesi, visitava il paziente riscontrando un quadro patologico dell’apparato faringeo, prescrivendo quindi un farmaco antibiotico”, secondo quanto riporta il Resto del Carlino. L’indomani il giovane è stato ricoverato in condizioni gravissime all’ospedale Maggiore di Bologna, operato d’urgenza tra giovedì e venerdì per poi finire in coma farmacologico e spegnersi all’alba di domenica.

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Chi indaga vuole ora capire se Michele, prima ancora di rivolgersi alla struttura di Vergato, abbia interpellato qualche altro medico per capire il motivo dei dolori che lo hanno afflitto. “Ciò che gli inquirenti vogliono chiarire – riferisce sempre il Resto del Carlino -, per non lasciare nulla al caso, è proprio se prima di mercoledì 2 giugno l’ex cantante di Amici possa essersi rivolto ad altri camici bianchi per capire il perché del suo malessere”.

Michele merlo

 

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