Ora solare, cambia tutto: la decisione dell’Europa che lascia senza parole

Manca poco all’arrivo dell’ora solare. Non a tutti Paesi europei, però, l’idea di questo cambio delle lancette piace: ecco perchè.

A chi non è mai capitato di scordare di cambiare le lancette dell’orologio per il cambio tra ora legale ed ora solare? Con tutta la tecnologia di oggi è quasi impossibile (cellulari e computer cambiano in automatico), ma qualche piccolo errore capita spesso. L’aggiunta (o la perdita) di un’ora ogni anno è qualcosa a cui tutti siamo abituati: questo, però, potrebbe essere uno degli ultimi anni in cui si assiste al cambio dell’ora.

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Questo weekend (la notte tra il 30 ed il 31 ottobre), le lancette di ogni orologio verranno spostate all’indietro e si tornerà all’ora solare. Eppure, entro la fine di questo anno ogni Paese europeo dovrà decidere se portare avanti questa tradizione o meno: nel 2018 infatti è stata approvata l’abolizione dell’obbligo di cambiare le ore (il che significa che ora ogni Paese può decidere autonomamente). La scelta deve essere fatta nel 2021, ma per il momento le idee chiare in merito non sono molto chiare. Tendenzialmente, pare che i Paesi del Nord (in particolare Finlandia e Svezia) abbiano intenzione di mantenere un orario soltanto; la Francia invece vorrebbe ancora il cambio.

Ora solare, ecco perchè alcuni Paesi non sono convinti

Pare che in passato il Governo Conte bis abbia richiesto formalmente a Bruxelles di lasciare le cose come stanno; facendo due conti, all’Italia mantenere il cambio dell’ora ogni sei mesi converrebbe economicamente. Nel periodo di ora legale, per esempio, abbiamo risparmiato circa 105 milioni di euro in energia elettrica (ben 450 milioni di kWh). La spesa minore dipenderebbe proprio dal fatto che in tanti, con un’ora di luce naturale in più, accendono le luci in casa più tardi (e per meno tempo). Si dovrebbe poi pensare all’impatto sull’ambiente: minor consumo significa anche minori emissioni di CO2.

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Se in Europa c’è il dubbio di mantenere la tradizione o no, però, è perchè ci sono anche le ragioni. Il cambio delle lancette non è tanto vantaggioso in altri Paesi quanto lo è in Italia. Al nord, in particolare, la vicinanza con il Polo fa sì che molti continenti abbiano giornate estive notevolmente più lunghe rispetto a quelle del sud dell’Europa. In Finlandia, per esempio, il sole arriva a calare anche alle 23.00; il discorso sul risparmio economico quindi non varrebbe affatto per i suoi abitanti.

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