Piera Maggio polemica sulle indagini: “Novità? Non le dicono a noi”

Rispondendo alle domande di alcuni utenti sulle indagini riguardanti la scomparsa della figlia, Piera Maggio fa emergere il disappunto.

Alla fine della primavera scorsa le indagini sulla scomparsa di Denise Pipitone hanno ripreso vigore e generato una pressante attenzione mediatica. Tutto è iniziato con un presunto avvistamento in Ucraina. La ragazza indicata come Denise, però, in realtà era un’altra persona. Da quel momento i media hanno seguito con maggiore interesse gli sviluppi delle indagini che sembravano aver portato a nuovi sospetti su Anna Corona.

Da qualche settimana a questa parte, però, non ci sono stati più aggiornamenti né da parte della Procura incaricata di investigare né da parte dei media. L’unico aggiornamento è stato quello sull’accusa ai danni dell’ex pm Maria Angioni. Il magistrato non si occupa più del caso, ma ha voluto dare il proprio contributo offrendo una spiegazione della sua teoria della dinamica del rapimento. Proprio questa opinione ha portato ad accuse di falsa testimonianza alle quali dovrà rispondere in tribunale a fine anno.

Leggi anche ->Denise Pipitone, l’accanimento contro l’ex pm Maria Angioni: cosa c’è dietro

Piera Maggio risponde alla curiosità degli utenti: “Non abbiamo novità”

L’improvviso silenzio sui risvolti delle indagini ha fatto preoccupare più di un italiano. Alcuni, che hanno seguito con grande partecipazione le evoluzioni in queste settimane, hanno chiesto direttamente a Piera Maggio se ci fossero delle novità. Purtroppo, però, pare che al momento non ci sia nulla di significativo da comunicare, infatti la mamma di Denise ha risposto: “Alcuni di Voi, mi state chiedendo se ci sono novità. Per il momento a noi, non sono pervenute novità. E se fosse saremo gli ultimi a saperlo. Vedremo…”.

Leggi anche ->Denise Pipitone, il messaggio da brividi del padre alla moglie Piera Maggio

Nelle parole di Piera si percepisce una nota polemica per quanto accaduto in queste settimane e in generale negli anni. Poco dopo infatti spiega meglio la sua risposta: “Purtroppo in varie situazioni successe, abbiamo notato che le notizie arrivano prima ai giornalisti e poi a noi”.

Impostazioni privacy