La scomparsa di Gioia Mariano: cosa è successo davvero, svolta nelle indagini

Dopo quattro anni il caso di Giovina Gioia Mariano è ancora un mistero. La tesi dell’allontanamento volontario comincia a scricchiolare: riflettori puntati sui fantomatici amici di Milano. 

gioia mariano

Sono ormai passati quattro anni dalla scomparsa di Giovina “Gioia” Mariano, la sessantenne ex dipendente del Comune di Pescara che da un giorno all’altro ha fatto sparire ogni traccia di sé. La trasmissione Chi l’ha visto questa sera tornerà a occuparsi del caso con una nuova puntata in onda su Rai 3. Ecco tutte le novità al riguardo.

Tutta la verità sul caso Gioia Mariano

In questo momento il grande interrogativo è se davvero esistano i fantomatici amici milanesi di Gioia Mariano, e chi siano. Stando a quanto emerso finora, la donna si sarebbe allontanata volontariamente con l’intento di cercare un nuovo lavoro, nonostante l’età, accompagnata dai suddetti amici. Tale ipotesi, tuttavia, non convincerebbe affatto i cugini della diretta interessata, i quali temono che possa esserle accaduto qualcosa di grave durante questa lunga assenza.

Leggi anche –> Chi l’ha visto, tutte le anticipazioni dei casi di mercoledì 3 novembre

Leggi anche –> Stasera in tv Chi l’ha visto: anticipazioni del 20 ottobre, ultime clamorose novità 

Per la Procura, però, continua a trattarsi di un allontanamento volontario, e la stessa ipotesi sostenuta da un nipote che, nel frattempo, avrebbe avviato una vera e propria guerra a distanza con gli altri parenti di Giovina. Certo è che la vicenda presenta molti lati oscuri. Anche per questo nelle scorse settimane è stata depositata un’istanza presso la Procura della Repubblica di Pescara per chiedere la riapertura delle indagini relative al giallo della donna di Moscufo. A prendere l’iniziativa sono stati l’associazione Penelope territoriale Abruzzo con l’avvocato Raffaella Anzivino e Penelope Italia con il presidente nazionale, l’avvocato Nicodemo Gentile.

“Abbiamo evidenziato i punti non chiari e chiesto di ripartire da casa anche con attrezzature tecnologiche – ha spiegato Alessia Natali, presidente di Penelope Abruzzo -. La casa a nostro avviso è da scandagliare centimetro per centimetro sia internamente che esternamente”. Quella casa che nel frattempo è passata a un altro proprietario dopo essere finita all’asta, e dove la donna scomparsa avrebbe lasciato tutti i suoi oggetti personali.

Impostazioni privacy