Carlo Conti, la decisione dopo le critiche: scoppia la bufera

Non è la prima volta che il Tale e quale show finisce al centro delle critiche del pubblico: questa volta, però, Carlo Conti ha la soluzione. Anche se nuove accuse non mancano.

“Potete dire che esagero, che mi devo fare una risata e che non si vuole offendere nessuno, lo capisco. Ma per offendere qualcuno basta semplicemente essere ignoranti, non bisogna per forza essere cattivi o guidati dall’odio”: con queste parole Ghali, in passato, ha criticato la scelta del Tale e quale show di dipingere di nero il volto dei concorrenti che avrebbero dovuto imitare cantanti di colore. Questa pratica ha un nome: ‘blackface’. “Non c’è bisogno di fare il blackface per imitare me o altri artisti. Non mi sono offeso, davvero. Ma nemmeno ho riso”; Ghali, infatti, è stato uno dei cantanti che è stato ‘imitato’ nel Tale e quale show.

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Prima di Ghali, il programma condotto da Carlo Conti aveva già ricevuto critiche simili. In passato, infatti, molti altri concorrenti si sono presentati sul palco con il volto dipinto di nero per ‘imitare’ grandi star musicali (come Stevie Wonder, Louis Armstrong, Michael Jackson a Nat King, Whitney Houston o Tina Turner).

Tale e quale show, basta blackface: Carlo Conti ha la soluzione

Il blackface esiste dal XIX secolo: con il passare del tempo, però, sarebbe opportuno che certe pratiche razziste scomparissero completamente. Dopo le critiche al Tale e quale show, la Rai ha finalmente deciso di fare qualcosa a riguardo: “Nel merito della vicenda per la quale ci avete scritto, diciamo subito che assumiamo l’impegno (per quanto è in nostro potere) a evitare che essa possa ripetersi sugli schermi Rai. Ci faremo anzi portavoce delle vostre istanze […] perché le vostre osservazioni sulla pratica del blackface diventino consapevolezza diffusa”.

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Il programma, quindi, ha dovuto per forza cambiare rotta. Nell’intervista al settimanale Oggi, Carlo Conti ha anche voluto difendere il Tale e quale show: “Non abbiamo mai mancato di rispetto a nessuno”. Non tutti sono d’accordo. Il presentatore, poi, ha detto di aver trovato la soluzione al problema del programma: “Tra i protagonisti ci sarà la cantante afroamericana Deborah Johnson, la figlia del musicista Wess. Sarà lei a portare in scena gli artisti di colore”. Insomma: d’ora in poi saranno i concorrenti di colore ad imitare i cantanti di colore. 

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L’idea online non ha riscosso molto successo: c’è chi ha fatto notare che anche questo comportamento sarebbe offensivo. Perchè, per imitare un cantante, è necessario replicarne anche il colore della pelle? Non basterebbe imitare tono, stile, movenze o vestiti (rispettando l’artista originale)? 

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